ophelia
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ophelia: è stato questo il progetto sviluppato e realizzato durante i mesi di clausura, in marzo e aprile; il tutto nasce con l'esigenza di riprendere in mano la matita e realizzare un'immagine che fosse estremamente deforme, distopica, disturbante, inquietante... come quei giorni.
ed è così che impugnando matite e carboncini mi sono riconcessa qualche ora di evasione sul foglio da disegno.
decido di occuparne solo una parte, uno spazio marginale, quasi come a mettere nero su bianco ciò a cui quest'anno ci ha costretti: ad essere marginali in virtù della collettività.
così in poche ore concludo la parte grafica: mi soddisfa abbastanza, ma quella sezione enorme e desolatamente vuota deve essere riempita... ed ecco che la carta fa il suo ingresso da protagonista e va a creare quel ricamo, quella selva di elementi in cui l'occhio si perde per ricomporsi poi su di lei: ophelia, marginale e magnetica.








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